Il rapporto sull'industria dello stato del gioco del 2025 Game Developers Conference (GDC) evidenzia un significativo spostamento del focus sullo sviluppo del gioco. Approfondiamo i risultati chiave.
Dominanza del PC: una tendenza in crescita
Il rapporto rivela che un sorprendente 80% degli sviluppatori di giochi sta dando la priorità al PC come piattaforma di sviluppo primaria, segnando un sostanziale aumento del 14% rispetto al 66% dell'anno precedente. Mentre le ragioni esatte rimangono poco chiare, il rapporto suggerisce che la crescente popolarità del mazzo a vapore di Valve potrebbe essere un fattore che contribuisce. È interessante notare che, sebbene non sia un'opzione selezionabile nel sondaggio, il 44% di coloro che hanno scelto "altri" hanno specificato il mazzo Steam come piattaforma target.
Questa tendenza si basa sugli anni precedenti, con il dominio del PC che cresce costantemente dal 56% nel 2020. Il lancio previsto di Switch 2, tuttavia, potrebbe potenzialmente introdurre un certo livello di fluttuazione della quota di mercato.
Giochi di servizio dal vivo: una spada a doppio taglio
Il rapporto fa anche luce sulla prevalenza dei giochi di servizio in diretta all'interno della sfera di sviluppo AAA, con un terzo (33%) di sviluppatori AAA attualmente impegnati in questo modello. In tutti gli intervistati, il 16% sta sviluppando attivamente titoli di servizio in diretta, mentre il 13% esprime interesse. Tuttavia, un significativo 41% non è interessato, citando preoccupazioni come il calo del coinvolgimento dei giocatori, le limitazioni creative, le pratiche di monetizzazione potenzialmente sfruttante e il burnout degli sviluppatori.
GDC sottolinea la questione della saturazione del mercato nel settore dei servizi dal vivo, evidenziando le sfide che gli sviluppatori affrontano nel sostenere le basi dei giocatori. La recente chiusura di XDefiant di Ubisoft funge da astutto esempio di queste difficoltà.
Rappresentazione geografica: una nota di cautela
Un rapporto successivo di PC Gamer indica una significativa sottorappresentazione di sviluppatori non occidentali nel sondaggio GDC. Quasi il 70% degli intervistati proveniva dalle nazioni occidentali (USA, Regno Unito, Canada, Australia), con notevoli assenze dai principali mercati di gioco come la Cina e il Giappone. Ciò solleva preoccupazioni sui potenziali pregiudizi nei risultati del rapporto, suggerendo che i dati potrebbero non riflettere pienamente il panorama di sviluppo del gioco globale.
In conclusione, il rapporto del GDC offre preziose informazioni sulle attuali tendenze del settore, ma riconosce i limiti della sua portata e rappresentanza. Sono evidenziati il dominio dello sviluppo del PC e le complessità del modello di servizio dal vivo, insieme a una richiesta di inclusione geografica più ampia nei sondaggi futuri.